"Avicola teatrale" — un nome che, a prima vista, può sembrare un errore, un accostamento improbabile, forse il frutto di una traduzione frettolosa.
Ma non è così. Non è svista, né equivoco: è visione.
Nel linguaggio consueto del teatro italiano, si parla di produzione teatrale, quell’insieme di gesti, idee e fatiche che trasformano il pensiero in scena.
Si nomina la compagnia teatrale, un coro di voci e talenti che insieme tessono il filo dell’emozione.
Si celebra lo spettacolo teatrale, l’istante in cui il sipario si apre e il mondo si trasfigura.
Si coltiva il laboratorio teatrale, terreno fertile dove l’arte germoglia e si reinventa.
E si riconosce l’impresario teatrale, l’architetto invisibile che regge le fondamenta dell’impresa.
Ma “Avicola teatrale” è qualcosa di diverso.
È il nome che racchiude tutto questo e lo supera.
È la nostra storia, il nostro progetto, il nostro battito.
È teatro, sì. Ma è anche memoria, visione, identità.
Un nome che canta fuori dal coro, e proprio per questo… resta.
Avicola Teatrale: produzione, compagnia, spettacolo e laboratorio.